IL BLOCCO DELLO SCRITTORE (E COME SUPERARLO)
/Siete seduti di fronte al vostro computer: guardate lo schermo ma le mani non si muovono sulla tastiera. Adocchiate l'orologio, vi alzate e andate a bere un po' d'acqua. Siete ancora seduti e fissate lo stesso schermo che vi restituisce una pagina bianca, completamente desolata. Scrivete una frase, la leggete e immediatamente la cancellate, ripetendo un gesto che avete già fatto un centinaio di volte. Sbuffate, guardate ancora l'orologio. Un pensiero che avete cercato di scacciare per ore sguscia finalmente via e voi, guardandolo negli occhi, non potete fare altro che ammetterlo: "Ho il blocco dello scrittore."
Il Blocco dello Scrittore: Verità o Leggenda?
Adoro andare in palestra. E' una delle mie passioni più antiche e longeve. A volte, tuttavia, mi sento stanco, annoiato o più semplicemente, non mi va di prendere la borsa ed entrate in sala pesi. Dopo dieci anni di body building, ho imparato a chiamare questa sensazione con un nome: Il Blocco dell'Atleta.
Qualsiasi cosa facciamo, che sia correre, leggere, incontrare nuove persone, viaggiare, scrivere e quant'altro è soggetta ad alti e bassi. A Blocchi. Dovuti a cosa? La risposta più semplice è anche la più generica: da noi stessi e dalle persone che ci circondano, dal nostro umore, dalla nostra "chimica", dalla nostra predisposizione, dal caso e da qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
Nel tempo ho imparato che ognuna di queste attività ha il suo "Blocco," quel qualcosa che ci impedisce di goderla appieno o di portarla ad un livello superiore. Il Blocco dello Scrittore esiste, quindi? Certo, così come esiste il Blocco del Corridore, il Blocco del Nuotatore, il Blocco del Viaggiatore ecc., ecc.
Il Blocco dello Scrittore è solo uno dei tanti. La domanda a questo punto è: come liberarsene?
Continuare ad Oltranza
Così come ho imparato a riconoscere il mio personale Blocco dell'Atleta, ora so anche come affrontarlo. Qualsiasi cosa mi stia dicendo la testa, prendo la borsa ed entro in sala pesi. Posso iniziare un po' lento, o frustrato, ma nel momento in cui comincio a carburare, il Blocco si disintegra e alla fine della sessione sento di aver fatto la scelta giusta. Sono felice di aver preso la mia borsa e di non essermi arreso a qualsiasi cosa m'impedisse di godere gli effetti benefici dell'allenamento.
Adotto spesso lo stesso approccio quando mi capita di creare qualcosa. Se quando scrivo, sento di star perdendo tempo o che non ne valga la pena, riconosco che da qualche parte dentro la mia testa è scattata una resistenza che non vuole che scriva, che mi chiede di mollare, smettere, dormire o andare a lolleggiare su Internet. La mia risposta in questo caso è semplice. Per quanto frustrato e demotivato possa sentirmi, continuo a scrivere. Molte volte l'approccio funziona e dopo un certo intervallo, riprendo normalmente la mia attività.
Eppure, ci sono delle volte in cui, non importa cosa faccia o quanto scriva, sembra che il Blocco sia lì per rimanere.
L'Approccio Giusto
Continuare a scrivere nonostante tutto non sempre è la scelta giusta. Alcune volte siamo semplicemente stanchi o a corto d'idee. Il Blocco, in questo caso, non dipende (solo) dalla nostra testa, ma da quello che stiamo scrivendo e da come lo stiamo scrivendo. A volte abbiamo bisogno di più informazioni per procedere con la nostra storia o semplicemente abbiamo esaurito il carburante. In questo caso, sarebbe bene "lasciar riposare" la nostra storia per qualche giorno.
Se credete di trovarvi in una di queste situazioni, considerate alcune alternative che potrebbero permettervi di aggirare il Blocco, senza bisogno di abbatterlo:
- Non scrivete per qualche giorno. Questo è utile specialmente dopo un lungo periodo di stesura. Anche se vi accanite su un pezzo, e tentate di abbattere il Blocco continuando a scrivere cose che notate immediatamente essere inferiori ai vostri standard, una pausa potrebbe essere dopotutto la soluzione migliore per lasciar riposare il vostro lavoro e riprenderlo quando sarete freschi.
- Studiate o racimolate materiale. Se non riuscite ad andare avanti, probabilmente è perché non credete che il pezzo che state scrivendo sia abbastanza robusto. Non pensate abbia il giusto spessore. Se state descrivendo il viaggio in una nave di uno dei vostri eroi, non ha alcun senso cercare di raccontare i movimenti del suo equipaggio o descrivere le parti che la compongono se non avete idea di come una nave funzioni.
- Leggete e fatevi ispirare. Leggere altri libri è a mio avviso la soluzione più semplice e veloce per superare un Blocco, di qualsiasi natura esso sia. A volte quello di cui abbiamo davvero bisogno sono semplicemente nuovi spunti e nuove idee. Un libro ne fornisce sempre qualcuna.
- Guardate un film o un telefilm. Un altro modo che ho trovato estremamente utile negli anni. Se non proprio un'idea, un buon film o telefilm mi regala sempre una serie di sane e robuste emozioni. A volte nuovi stimoli ed emozioni sono tutto quello di cui abbiamo bisogno per ritrovare la marcia giusta.
- Cancellate tutto e ricominciate da capo. Ci sono pezzi della vostra storia cui avete lavorato duramente e ininterrottamente che vi accorgerete non si sposano bene con il resto della vicenda. Quando vi rendete conto di questo, bisogna prendere decisioni difficili. L'altro giorno ho eliminato 5000 parole da uno dei miei libri, dopo averci lavorato sopra per una settimana, tra stesura e ricerche. Molto semplicemente, questo pezzo non s'integrava con il resto della storia e la mia testardaggine a volerlo mettere ad ogni costo, nonostante mi accorgessi non fosse una buona idea, mi stava semplicemente facendo perdere tempo. Eliminate le 5000 parole, il flusso del racconto è ripreso.
Domanda: Mai sperimentato il Blocco dello Scrittore? Racconta la tua esperienza nei commenti.
(Originariamente pubblicato su MicheleAmitrani.com)