E COSÌ VORRESTI ESSERE UNO SCRITTORE...

Qualche giorno fa ho mandato un’email a Hugh Howey, uno degli scrittori di fantascienza più famosi degli Stati Uniti d'America. Avevo letto un post che aveva scritto qualche mese fa sul suo blog, e ne ero rimasto non solo colpito, ma fulminato. Il titolo del post era: “So You Want to be a Writer…” ed è a mio modesto avviso il miglior articolo che mi sia capitato di leggere su come diventare uno scrittore di successo. Da autore indipendente e curatore di un sito sul Self-Publishing, ho subito pensato che tradurre un articolo come questo in italiano avrebbe sicuramente potuto beneficiare gli aspiranti scrittori del Bel Paese. Per questo motivo ho deciso di mandare a Hugh un’email, spiegandogli chi ero, e chiedendogli il permesso di tradurre il suo post in italiano per poi pubblicarlo su CrediNellaTuaStoria.com. 

Assolutamente! Per favore, fallo

Spedita l’email, ho impostato il mio livello di aspettative a ZERO. Solitamente gli scrittori sono gelosi delle loro creazioni e ovviamente tradurre qualsiasi testo è sempre una pratica delicata, a volte rischiosa. Bisogna fidarsi parecchio della persona a cui si affida il proprio lavoro, per evitare che il messaggio venga alterato. Sapevo bene che molto probabilmente avrei avuto del silenzio come risposta. Se mi andava un po’ meglio, un ‘No’ educato. 

Un paio di giorni dopo aver cliccato il pulsante 'spedisci', è arrivata la risposta, di Hugh, una risposta breve e concisa, ma incredibilmente benvenuta: “Assolutamente. Per favore, fallo.” Non so esattamente che cosa lo abbia convinto a concedermi l'onore (e l'onere) di tradurre il suo articolo, quello che so è che ora voi, cari lettori, avete la possibilità di godervi le sue perle di saggezza in italiano. Quindi, senza ulteriori indugi, permettetemi di presentarvi la traduzione in italiano di "So You Want to be a Writer…” Buona lettura!


E Così Vorresti Essere uno Scrittore...

Stare seduto in biancheria intima, sentire voci, parlare con persone che non esistono, borbottare tra se e se, usare Google per capire come sbarazzarsi di cadaveri o per scoprire la velocità di fuoco di una pistola mitragliatrice uzi. Supponendo che tutto questo vi sembri la vita ideale, e non volete sembrare completamente pazzi ma solo un po’ pazzi, allora la vita dello scrittore professionista fa al caso vostro. E io sto per dirvi come realizzare il vostro sogno.

In questo momento, alcune persone stanno già sollevando obiezioni. Certo, è facile per me dire post hoc che cosa ha funzionato e che cosa non ha funzionato. Sto soffrendo della malattia auto-selettiva che colpisce le persone di successo, che le invoglia a dire ad altri come avere successo. Queste stesse persone vi diranno che il successo è completamente fuori dal nostro controllo, che ne beneficiano solo un numero limitato di persone, che non dovreste neppure provare. Tutto ciò è bene. È fantastico. Più persone sentite parlare in questo modo, meglio è. Significa che loro hanno rinunciato e che ora voi avete meno concorrenza.

Perché, mettetevelo bene in testa, voi state gareggiando. Questo non riduce certo l’essere un autore a un gioco a somma zero. È più complesso di così. Un autore che scrive un bellissimo libro può invogliare un lettore a leggere molto di più (piuttosto che a spendere il suo tempo a giocare a videogiochi o a guardare la TV). Gli autori possono promuoversi a vicenda con box set e antologie. V’imparate a conoscere, condividete tra di voi quello che funziona, correggete gli uni i manoscritti degli altri, e così via. Non ho mai fatto parte di un settore in cui “aiutare il tuo collega” è così importante, e io ho lavorato in un settore (nautica da diporto) in cui salvare il vostro collega in mare è praticamente la legge.

Ma prima che possiate fare la differenza in questo modo, che è poi il momento in cui ha luogo l’effetto “cooperazione”, voi state gareggiando con altri aspiranti scrittori. Quindi, ecco il segreto numero 1 capace di garantirvi il successo e una carriera che vi permette di lavorare in biancheria intima: dovete lavorare di più di chiunque altro. Punto.

Guardatevi attorno. Che cosa stanno facendo gli altri aspiranti scrittori? Quello è il punto da dove partite. Il vostro minimo. Da dove iniziate. Raddoppiatelo. Questa è la via più semplice per il successo, ve lo garantisco. Quelle che seguono sono semplici specifiche. Ma questa è la regola generale: lavorate di più di chiunque altro. Se non avete questo punto di riferimento, dovrete fare affidamento su troppa fortuna. E questo blog post non tratta della fortuna, ma serve a spiegarvi come minimizzare il dosaggio necessario.

Lasciate che vi racconti della mia fortuna. Sono stato fortunato in quanto ho iniziato a scrivere quando un sacco di persone stavano facendo molto di meno. Oggi la quantità di sforzo richiesta per avere successo come scrittore è in qualche modo maggiore, anche se la disponibilità di più strumenti ha abbassato le barriere d’ingresso. Sì, le barriere sono state abbassate. E sì, il cortile del castello è ora più affollato. Quindi questo significa che dovete fare di più del vostro vicino. Di seguito, ho elencato le priorità che credo dobbiate tenere a mente e come dovreste gestirle. Chi segue questa lista ha una possibilità maggiore di diventare uno scrittore di successo. Non sto dicendo tutto questo perché per me ha funzionato; lo dico come qualcuno che ha studiato in dettaglio questo settore e questa professione, che ha preso un campione significativo di coloro che cercano di farcela e di coloro che ce la stanno facendo, per scoprire che cosa i facenti parte del secondo gruppo hanno in comune e che cosa li separa dal primo gruppo.

1) Create un piano a lungo termine. Il mio piano era quello di scrivere due romanzi all’anno per dieci anni prima di stabilire se avevo qualche possibilità di farcela. Non si entra nell’NBA senza allenarsi per almeno dieci anni con tiri sotto il canestro e organizzando giochi di pick-up. Se create un piano a lungo termine come questo, e lo seguite scrupolosamente, avrete successo. Questo perché farete parte del top 0,1% di aspiranti scrittori. Il 99,9% dei vostri colleghi abbandoneranno prima di completare il loro piano. Ma voi li batterete nella costanza. E sì, anche se un migliaio di voi leggono questo blog post, e tutti voi seguite il piano, tutti voi vi guadagnerete da vivere con la scrittura, non lasciando molto spazio per chiunque altro. Fatevene una ragione. Questo autobus ha più posti di quante ci siano persone disposti a prenderseli. Tenete a mente che gli autobus dei videogiochi e della TV sono pieni zeppi. Possiamo attirare sempre più di loro se scegliete di realizzare il vostro piano. E quel piano inizia con la:

2) Lettura. Presumo che questo sia un dato di fatto, ma non si sa mai. Ho incontrato persone che non leggono, ma che vogliono diventare scrittori perché pensano che sia una passeggiata. La biancheria intima! Il borbottio! Il navigare su Google! La cosa che differenzia la scrittura dal suonare una chitarra per fare soldi, o dal recitare sul palcoscenico, o dalla pittura, è che tutti noi scriviamo. In effetti, scriviamo tutti un bel po’. Scriviamo messaggi di posta elettronica, blog post, messaggi su Facebook. Un romanzo è qualcosina in più rispetto a queste cose, giusto? Sbagliato. La scrittura è la parte più semplice rispetto alla creazione di trame e di personaggi coinvolgenti. Ci sono alcune cose che si guadagnano solo attraverso l’assimilazione. Leggete tanto, leggete i grandi, e leggete fuori dal vostro genere preferito. Volete scrivere fantascienza? Leggete gialli e romanzi rosa. Imparate ad analizzare un mistero e a come iniettare amore nelle vostre storie.

3) Esercizio. Tutti vogliono scrivere un romanzo, e vogliono farlo senza neppure fare un po’ di stretching. Non vi allacciate le scarpe e correte una maratona senza prima imparare a correre un miglio, due miglia, cinque miglia. Il giorno in cui decidete di realizzare il vostro piano è il giorno in cui iniziate a leggere ed è il giorno in cui iniziate a scrivere. Iniziate un blog e pubblicate un post quotidianamente. Potrebbe essere una sola riga di una storia che ancora non esiste. O una scena, magari un primo bacio o una rissa da bar. Magari scrivete ogni giorno per un mese diversi primi baci. Tutto ciò equivale ad allenare il vostro tiro in sottomano. Quindi, quando dovete effettivamente farne uno, non vi farete prendere dal panico. L’importanza di un blog è che i vostri post rimangono visibili per sempre. Facebook nasconderà e distruggerà quello che condividete. Potete postare su Twitter e Facebook, se volete, ma il blog deve essere il vostro cuore pulsante. Questo è il vostro angolo di strada. Qui è dove strimpellate con il vostro strumento e dove migliorate.

Dopo che avete iniziato il vostro blog, scrivete alcuni racconti. Lavorate attivamente per completare quello che iniziate. Fissate degli obiettivi. Un nuovo racconto breve ogni mese per il primo anno. Questo significa avere dodici opere pubblicabili. Magari le mettete sul vostro blog a gratis per avere dei pareri, per vedere quello che ne pensano amici e familiari. Non state cercando di vendere un milione di libri in questo momento; state cercando di capire se potete far diventare qualcuno vostro fan. Mia cugina Lisa è stata la mia prima fan. Lei è stata la prima persona che non doveva dirmi che il mio libro era spettacolare, ma che me lo diceva comunque. È stata lei la prima a supplicarmi per il seguito. Il vostro obiettivo è di avere un fan come questo. Il resto seguirà di conseguenza.

4) Sognate ad occhi aperti. Scriviamo la maggior parte delle nostre storie lontano dalla tastiera. Io, ad esempio, ho concretizzato molte delle mie storie come capitano di uno yacht, come conciatetti e come libraio. Mi sono anche abituato a guidare con la radio spenta, in silenzio, in compagnia solo dei miei pensieri. Eliminate le distrazioni e vivete nel mondo che volete creare. Imparate a conoscere i vostri personaggi, la vostra trama, tutti i colpi di scena, il mondo nella sua complessità, prima di iniziare a scrivere. E poi tenetevi per conto vostro la maggior parte di quella roba. Al lettore non gliene frega niente. La maggior parte di ciò che credete essere interessante è noioso. Il vostro romanzo diventerà una collezione delle vostre idee migliori, ognuna di esse raggruppate in un solo libro. Non conservate nessuna di quelle idee. Ne avrete delle altre.

5) Imparate a fallire. Il vostro primo libro non sarà quello migliore. Completare il primo manoscritto è una sensazione esaltante; assorbitela con tutto voi stessi; ricordatela; diventatene dipendenti, perché avrete bisogno di passare per questo processo dieci o venti volte prima di scrivere il vostro lavoro migliore. Parlerò tra poco dell’arte del creare, ma per il momento, sappiate che dovreste correggere, correggere, correggere, modificare, pubblicare, per poi iniziare il vostro prossimo libro. Questa è la cosa migliore che io abbia mai fatto: non ho perso tempo a promuovere i miei libri se non quando stavano già vendendo. Ho continuato a scrivere. Così, quando le cose hanno effettivamente iniziato a surriscaldarsi, avevo già pubblicato sette o otto libri. Questi libri sono nuovi di zecca a patto che rimangano sconosciuti. Non abbiate fretta. Ricordatevi il piano.

Imparare a fallire vuol dire anche imparare a scrivere schifezze senza che ve ne importi un fico secco. Fatevi largo nel pantano. Tutti quanti scriviamo schifezze, alcuni di noi a vagonate. Il lettore non le vedrà mai. Voi correggerete tutto alla perfezione e toglierete le parti che non funzionano. Il segreto è avere qualcosa su cui lavorare. Quindi imparate a fallire. Ignorate le vendite dei lavori che avete già pubblicato. Ignorate le recensioni negative. Continuate a leggere, scrivere, esercitarvi e a sognare ad occhi aperti.

I primi cinque punti di questa lista vi faranno arrivare dove volete. Se il tempo e lo sforzo che dedicate sono maggiori degli altri colleghi scrittori, ce la farete. Conosco personalmente alcuni degli scrittori indipendenti che vendono più copie, e loro mi fanno sembrare pigro al confronto. E io faccio sembrare pigre la maggior parte delle persone che conosco. Qui stiamo parlando di dedicare quaranta ore a settimana all’attività di scrittore in aggiunta al vostro lavoro, al tempo dedicato alla cura della vostra famiglia e della vostra casa. Mentre scrivevo e lavoravo in una libreria, ero io a fare la spesa, a cucinare e a fare la maggior parte delle pulizie. E le varie riparazioni domestiche. E a prendermi cura del cane. E in tutto questo trovavo anche il tempo per la mia ragazza e per la mia famiglia. Ho eliminato i videogiochi, il navigare su internet senza senso, la televisione, e sono rimasto sorpreso da quanto tempo avevo a disposizione. Inoltre non possedevo uno smartphone e non usavo social media per niente altro se non condividere i miei scritti e i miei post. Rinunciate a qualsiasi cosa che non vi aiuti a raggiungere il vostro obiettivo di diventare uno scrittore. Quanto ci tenete davvero a questa cosa? Più dei vostri colleghi scrittori? Bene. Meno? Non ce la farete. Guardate gli atleti professionisti e tutti i sacrifici che fanno, tutte le volte che si alzano di mattina presto per andare in palestra. Dovete essere come loro. Nessuna scusa.

E adesso concentriamoci meglio sull’arte del creare:

6) La trama trionfa sulla prosa. Una cosa che assolutamente non dovreste fare se volete vivere di scrittura è andare a scuola per imparare a scrivere. Corsi di scrittura come i MFA sfornano editori e camerieri. Certo, alla fine di un corso come questo sarete in grado di scrivere una frase perfetta, ma non saprete di che cosa scrivere, perché avrete passato tutta la vostra vita a scuola. I lettori preferiscono godersi una storia concisa e avvincente, piuttosto che sorbirsi un pezzo sublime quanto noioso. Diavolo, gli andrà bene perfino leggersi una bella storia scritta atrocemente, piuttosto che l’assoluta perfezione della monotonia. Alcuni dei romanzi bestseller pubblicati nell’arco della mia vita sono stati ridicolizzati per il loro stile di scrittura. Certo, se riuscite a fare entrambe le cose, per favore, fatele. Prima però imparate a creare una storia e a raccontarla nella maniera più chiara possibile. Questo significa studiare storie. Leggete il libro di Campbell ‘Hero of a Thousand Faces’ (13 dollari per la versione con copertina rigida!). Guardate i grandi film e le migliori serie tv per capire per quale motivo sono interessanti. Leggete libri che stanno avendo successo e chiedetevi per quale motivo stanno avendo successo.

7) Vivere in modo semplice e pieno. Sì, questo concetto va a braccetto con il mestiere dello scrittore. La scrittura è molto più che mettere semplicemente il proprio sedere sulla sedia. Vuol dire assicurarsi di avere il tempo e la libertà finanziaria di scrivere, e di essere certi che abbiate effettivamente qualcosa su cui scrivere quando poggiate quel sedere. C’è della verità nel cliché dell’artista affamato. Dovete fare sacrifici. Dovete limitare le vostre spese. Dovete evitare i debiti. Vivete una vita economica, magari condividendola con qualcuno. Meno spendete, meno dovrete guadagnare, più tempo potrete dedicare alle vostre creazioni. A questo riguardo, è bene dire che non tutti sono fortunati allo stesso modo. È un peccato, è vero. Comunque sia, Muggsy Bogues era considerato essere troppo basso per l’NBA, ma questo non gli ha impedito di costruirsi la sua carriera. Avete già cinque figli prima che decidiate di diventare uno scrittore di successo? Avete debiti da pagare? Spese mediche? Dovrete lavorare duramente quanto Muggsy. Vorrei poter addolcire la pillola o dirvi quello che io vorrei fosse vero, ma la realtà è questa. Imparate a vivere con poco.

Vivere in modo pieno è più facile, perché è una scelta. Parlate con degli sconosciuti, ovunque. State aspettando in fila? Parlate con le persone intorno a voi. Incontrate persone interessanti per strada? Fermatele ed intavolate una conversazione. Memorizzate il loro aspetto, come parlano. Queste sono le fondamenta del vostro mestiere. Parcheggiate la vostra auto e proseguite a piedi per miglia e miglia nella vostra città natale. Fatelo di nuovo in un’altra città. Fate i volontari in una mensa per i poveri e per Habitat for Humanity. Se siete in un college, andate ad un Alternative Spring Break. Se non siete in un college, vedete se potete comunque partecipare ad uno di questi raduni. Uscite dal vostro consuetudinario. Leggete riviste su hobby che credete non avrete mai. Navigate su siti web su cui non andate mai. I vostri libri devono essere pieni di personaggi che non sarete mai, e avere posti che non vedrete mai. Incontrateli. Trovateli. Studiateli.

8) Collaborate con altre persone. Circondatevi di altri aspiranti scrittori. Una delle cose che ha beneficiato maggiormente la mia carriera è stato partecipare alle riunioni bi-settimanali del gruppo scrittori di Highcountry in Boone, nella Carolina del Nord. La vostra città non ha un gruppo di scrittori? Createne uno. O entrate a far parte di un gruppo on-line. Non c’è niente di meglio per la vostra arte che leggere e criticare il manoscritto di altri scrittori e avere lo stesso fatto per i vostri lavori. E non esiste nessuna esperienza che potrà farvi andare avanti nei momenti difficili come partecipare ad un gruppo di scrittura. Vi rinvigorisce. Vi ricorda i vostri obiettivi. Vestite per l’occasione. Vivete l’occasione.

Dovreste anche cercare di andare alle conferenze di scrittura che si trovano nelle vostre vicinanze o che potete permettervi. Ce n'è una ogni fine settimana da qualche parte negli Stati Uniti. Ce ne sono alcune che sono migliori di altre, soprattutto in alcuni generi. Ma non spendete troppi soldi per andarci. Potete conoscere un bel po’ di gente anche a gratis. Ho visto Hank Garner mettere insieme un podcast sorprendente in cui intervistava diversi scrittori. E Eamon Ambrogio si reputa essere prima di tutto un lettore / correttore / e promotore di autori indipendenti, e poi uno scrittore. E Jason Gurley è diventato uno dei più famosi autori indipendenti offrendosi volontariamente di migliorare la nostra copertina. Ci sono antologisti come Samuel Peralta ed editori come David Gatewood che possono telefonare a centinaia di pezzi grossi proprio perché hanno partecipato attivamente alla loro comunità. Potete fare lo stesso offrendovi come lettori beta per i vostri autori preferiti e fornendo opinioni utili. O in una dozzina di modi diversi. Sfruttate il vostro talento. Siate sviluppatori web, o SEO, o artigiani.

9) Scrivete storie spettacolari. Questo sembra ovvio, giusto? Ma è proprio questo che separa le opere che falliscono da quelle che hanno successo. Penso che molto di quello che si dice sull’arte dello scrivere sia antiquato. I tempi sono diversi. La nostra attenzione dura meno a lungo. Potete convincere gentilmente il lettore a seguirvi, mettendo lentamente una sopra l’altra le vicende del vostro racconto, ma solo se prima catturate la sua attenzione. Per questo motivo, iniziate la vostra storia nel momento più carico di tensione, anche se si trova in mezzo o alla fine. Introducete nel primo paragrafo un personaggio interessante, che abbia delle debolezze. Nello stesso paragrafo, dichiarate la posta in gioco. In passato, si usava riassumere in modo accattivante la propria storia ad un possibile agente. Ora dobbiamo fare lo stesso per i lettori, e il vostro libro dovrebbe iniziare in quel modo.

Ho visto di recente il film The Maze Runner, e quella storia si apre in un modo che t'invoglia a prestare attenzione fino alla fine. L’idea che caratterizza le vicende è brillante. Un ragazzo colpito da amnesia viene trasportato in superficie da un ascensore e lasciato in una raduna al centro di un labirinto gigantesco. Questo mi fa entrare in sintonia con il personaggio; mi fa capire la situazione critica in cui si trova; voglio continuare a leggere fin quando la sua peripezia viene risolta. Ritornando al punto relativa alla trama/prosa sopraccitato, non ricamate sentenze auliche per cercare di suonare come uno scrittore e create una storia che è avvincente, anche se raccontata in modo semplice.

10) Scoprite la vostra voce. Ho messo questo punto come ultimo perché è il più difficile, richiederà più tempo, ma potrebbe essere la cosa migliore che fate come scrittori. Che diavolo è la vostra voce? È il modo in cui scrivete quando non vi rendete conto che state scrivendo. Qualsiasi altra cosa facciate è mera imitazione. L’auto-consapevolezza e nemica della vostra voce. Quando mandate un’email a vostra madre, o al vostro migliore amico, state scrivendo con la vostra voce. Quando scriverete il vostro blog, inizierete a trovare la vostra voce. La vostra voce cambierà a seconda di quanto leggete e di quanto scrivete. È normale. Si tratta sempre della vostra voce.

Ma perché la vostra voce è così importante? Non perché vi farà trovare un agente, o perché vi farà vincere premi letterari. No, al diavolo quella roba. La vostra voce è importante perché non potete entrare nel vostro stato di creazione migliore senza possederla. Quando troverete la vostra voce, le vostre dita non riusciranno a tenere il passo con la vostra scrittura. Non inciamperete. Non perderete il controllo. Non ve ne starete seduti pensando a quale sia la parola migliore da utilizzare. Avrete un’idea o un concetto, un’immagine visuale, una conversazione che volete trasmettere, e saprete immediatamente come trasmetterla.

Sviluppare il vostro lessico vi aiuterà a trovare la vostra voce. Avrete più pezzi da inserire nel puzzle della vostra prosa. La vostra voce migliorerà mentre analizzate la vostra stessa scrittura per vedere che cosa funziona e che cosa non funziona. La mia voce è cantilenante. Mi sono innamorato dei sonetti di Shakespeare e ho letto talmente tanti pentametri giambici che non posso fare a meno di avere i miei stress sillabici in salita e in caduta. Mi piace il modo in cui suona. Suona proprio come il sottoscritto. Ho anche scoperto che amo frasi in cui due o più clausole indipendenti sono unite senza punteggiatura o senza congiunzioni appropriate, assieme a frasi con un sacco di virgole, ma solo se le inframezzo con una serie di frasi corte e incomplete. Me lo ha fatto notare mia madre. Aveva ragione. Ci aveva azzeccato. E io ho imparato ad abbracciare questo stile.

Essere a proprio agio con la vostra voce significa diventare meno cosciente della vostra scrittura. Quando ciò accade, potete raccontare la storia nella vostra mente senza che siate voi stessi ad intralciarvi. Smettete di leggere quello che state leggendo mentre lo state leggendo. Concretizzate il mondo nella vostra testa. Visualizzatelo. Odoratelo. Ascoltatelo. Cospargete dettagli avvalendovi della periferia dei sensi dei vostri personaggi. Rendete il mondo reale. Poi raccontatelo semplicemente nel modo più naturale possibile. Vi prometto che questo funzionerà molto meglio che cercare d’impressionare voi stessi o chi vi circonda. Ve lo prometto.

Che ce la facciate o meno a diventare scrittori di successo, dipende quasi interamente da voi. Quanto lo volete? Siete disposti a fallire per anni e anni senza mollare? Siete in grado di collaborare, di andare d’accordo con altre persone, essere utili alla vostra comunità, senza provare alcuna invidia mentre altri arrivano lì dove voi volete arrivare? Potete accettare le critiche? Vi fanno venir voglia di lavorare più duramente? Potete leggere anche generi a cui non siete interessati? Potete seguire i vostri obiettivi con passione ogni singolo giorno? Potete lavorare più duramente degli altri che si stanno sforzando di raggiungere il vostro stesso obiettivo? Potete aiutare altri ad avere successo, anche se questo significa che li state aiutando a salire sull’autobus che vi sta di fronte? Potete vivere semplicemente e pienamente?

Se riuscirete a fare tutte queste cose, allora un giorno riuscirete a lavorare nella vostra biancheria intima, usando Google per capire come sbarazzarsi di un cadavere. O magari potrete fare come il sottoscritto, che ha realizzato che la biancheria intima era inutile e ha rinunciato ad usare anche quella.


Post originale 'So You Want to be a Writer...' di Hugh Howey. Traduzione in italiano di Michele Amitrani.