INTERVISTA A BEN GALLEY
/Oggi ho il piacere d’intervistare qui a CrediNellaTuaStoria.com Ben Galley, un autore fantasy e un consulente di self-publishing che pubblica indipendentemente dal 2010 e che è sul punto di dare alle stampe il suo undicesimo titolo. In questa intervista esclusiva pubblicata anche in inglese, parlo con Ben dei suoi libri, dell’arte di creare mondi, della pubblicazione indipendente, di come promuovere efficacemente i propri lavori, di come creare un piano a lungo termine e di scelte difficili.
M.A. Ciao Ben e benvenuto a CrediNellaTuaStoria.com. Grazie per averci dedicato un po’ del tuo tempo per rispondere a queste domande. Prima di tutto, potresti spiegarci chi è Ben Galley?
B.G. Felicissimo di farlo. Sono un autore fantasy e un consulente di self-publishing dal sud dell'Inghilterra. Ho pubblicato libri indipendentemente fin dal 2010, e sono sul punto di rilasciare il mio undicesimo titolo, The Heart of Stone. Come consulente di self-publishing aiuto centinaia di autori a pubblicare e a vendere i propri libri attraverso sessioni private, eventi e grazie alla mia guida Shelf Help. È un lavoro che amo con tutto il cuore, perché mi permette d’incontrare molti scrittori e, al tempo stesso, di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.
M.A. Quali sono i tuoi cinque autori preferiti?
B.G. Neil Gaiman, JRR Tolkien, Robin Hobb, Brandon Sanderson e CS Lewis.
M.A. Tu hai pubblicato indipendentemente due serie dark fantasy, Emaneska e la Trilogia Scarlet Star. Se dovessi descriverle entrambe con una sola frase, quale useresti?
B.G. Per la Trilogia Scarlet Star, direi che è un western fantasy ambientato in un immaginario 1867. Per quanto riguarda la serie Emaneska, prova a pensare al Signore degli Anelli che si fonde con Sin City.
M.A. Hai già pubblicato sette libri fantasy (non contando il romanzo a fumetti 'The Written’). Il tuo prossimo libro, 'The Heart of Stone’, sarà il numero otto. Raccontaci un po’ di più su questo nuovo progetto.
B.G. The Heart of Stone è primo romanzo che scrivo che non fa parte di una serie. Si tratta anche del primo libro in cui il protagonista non è umano, cosa che ha reso l’intero processo di scrittura più divertente, anche se a tratti anche più difficile. The Heart of Stone si svolge in un mondo chiamato il Reame, simile all’Europa del diciassettesimo secolo. Il protagonista, Task, un golem di pietra di quattrocento anni, è assunto da una fazione coinvolta in una guerra civile per concludere l’impasse. Per Task, è solo un’altra guerra in una lunga serie di guerre, o almeno così crede.
M.A. C'è qualche motivo particolare per cui ti concentri principalmente sul genere fantasy?
B.G. È dove risiede la mia passione come lettore. Grazie ai miei genitori, lettori accaniti dello strano e del fantastico, sono cresciuto circondato dal genere fantasy e dalla mitologia. Divoravo qualsiasi cosa che non riguardasse la realtà. Il mondo reale è bello, non fraintendermi, ma ha limiti che non possono essere superati. Con il genere fantasy, ci sono pochi limiti, se ci sono, e quindi si può creare qualsiasi cosa.
M.A. Con la serie Emaneska e la Trilogia Scarlet Star hai creato due mondi complessi ed affascinanti. Alcuni mesi fa hai anche scritto due blog post molto interessanti dedicati all’arte di creare mondi, e hai dato consigli utili su come forgiare una storia tridimensionale. La lettura e la scrittura sicuramente aiutano nell’adempiere questo obiettivo. In aggiunta a questo, ci sono altri suggerimenti che daresti a scrittori che vogliono creare mondi migliori e più credibili per le loro storie?
B.G. Dobbiamo guardare al nostro mondo per creare mondi che siano a loro volta credibili e coinvolgenti. Qualsiasi mondo, che sia incredibilmente improbabile e fantastico, o molto simile a quello reale, avranno tutti degli aspetti in comune. Quando ‘creiamo un mondo’, di solito ci concentriamo sugli aspetti più evidenti, come il paesaggio, il clima, la storia. Ma è molto facile dimenticare i particolari specifici di un mondo. Per esempio, in ogni mondo ci sarà qualche forma di cultura, architettura, politica, cucina, esercito, forme di svago, trasporti, religione, malattia, flora, fauna, decorazione, abbigliamento e molti altri aspetti. Un trucco che possiamo usare consiste nel guardare la realtà in cui viviamo, in tutte le sue parti ed idiosincrasie, e riversarne una porzione nel mondo che vogliamo creare. Facendo attenzione ai molti piccoli particolari, si può facilmente arricchire un mondo.
M.A. Concentriamoci ora sul self-publishing. Tu sei un vero credente nella filosofia ‘Do it Yourself’ (Fallo da solo), e il tuo desiderio di aiutare altre persone ad auto-pubblicare i propri libri ha creato il tuo 'Shelf Help: The Complete Guide to Self-Publishing'. C’è qualcosa che hai detto proprio all'inizio di questo libro che mi ha colpito: “Il self-publishing non è l’ultima risorsa o un premio di consolazione; è una scelta.” Potresti elaborare meglio questo concetto?
B.G. Assolutamente! L’ho detto perché molti pensano che il self-publishing sia per quelle persone che non riescono a farsi pubblicare dall’editoria tradizionale. Si tratta di una credenza che risale ai primi tempi della pubblicazione indipendente, quando veniva chiamata "vanity publishing". Ma questo non è più il caso. Il self-publishing è ora un’opzione valida quanto l'editoria tradizionale. Senza alcun dubbio. Basta pensare che oltre il 40% dei 100 titoli più venduti da Amazon.com sono di autori indipendenti. Ciò dimostra che gli autori indipendenti stanno avendo successo senza l'aiuto di editori tradizionali, ed è per questo motivo che si tratta di una scelta, non di un premio di consolazione.
M.A. L’ autore Joel Friedlander ha scritto nel suo articolo '10 Consigli per aspiranti autori imprenditori' una collezione molto interessante di suggerimenti. Uno di questi in particolare mi ha fatto pensare. Joel scrive: "Rendetevi conto che ogni libro è essenzialmente una mini startup, con tutto ciò che questo implica." Per un autore indipendente come te, pensi che l'approccio ‘startup’ sia utile quando si tratta di pubblicare libri? Qual è il tuo approccio?
B.G. Praticamente lo stesso di Joel. Sono completamente d'accordo con l'approccio startup. Devi avere la mente di un imprenditore per avere successo in questo campo. Questo perché un imprenditore conosce l'importanza di un prodotto dall'aspetto professionale, l’importanza di trascorrere del tempo pubblicizzando i suoi lavori, di creare un rapporto con i clienti e l’importanza di essere organizzato e scaltro quando si tratta di pianificare il proprio budget. Questi "pilastri" ti aiutano a costruire una solida piattaforma necessaria per il successo. Senza di essi, e senza accostarsi alla pubblicazione con una mentalità professionale, avrai molto più lavoro da fare.
M.A. Qualche tempo fa mi sono imbattuto nel blog post di Hugh Howey, ‘E così vorresti essere uno scrittore…’ Ne sono rimasto affascinato. Ha cambiato la mia prospettiva su ciò che la scrittura in realtà dovrebbe significare per un autore. Hugh elenca dieci punti utili per chi vuole avere successo come scrittore. Il primo in assoluto è ‘Create un piano a lungo termine ". Hugh spiega: "Il mio piano era quello di scrivere due romanzi all’anno per dieci anni prima di stabilire se avevo qualche possibilità di farcela." Hai anche tu un piano a lungo termine, Ben, o usi un approccio diverso quando si tratta di pianificare il tuo prossimo passo?
B.G. Sì. Il mio piano a lungo termine si concentra per metà sulla scrittura e per metà sul pubblicizzare quello che scrivo. Ho una lista di circa 16 romanzi che devo scrivere, quindi ho una certa idea di cosa comporteranno i prossimi tre anni in termine di pubblicazione. Assieme a questo, ho un piano per aiutarmi a pubblicizzare questi titoli e per aumentare i miei fan e la mia notorietà. Per questo motivo ho anche dei progetti ai margini, come per esempio concentrarmi su Youtube come piattaforma, creare merchandise, audiobook ed informarmi su come tradurre i miei libri ed adattarli ad altri mercati. Questi progetti sono distribuiti nel corso dei prossimi anni, proprio come i libri, e il mio piano maestro è guidato dall'obiettivo di continuare ad essere un autore best-seller. Ne più, ne meno!
M.A. In questi anni di pubblicazione indipendente e di scrittura tu hai influenzato diverse persone con i tuoi libri, con le tue conferenze, incontrando altri scrittori e sempre e comunque contribuendo nella comunità di autori indipendenti. Mi sembra che questa considerazione domandi un quesito piuttosto profondo. Quindi ti chiedo: come vorresti che la gente ricordasse il signor Ben Galley?
B.G. Una domanda davvero profonda! Come consulente di self-publishing, mi piacerebbe che le persone mi ricordassero per la mia passione per la pubblicazione indipendente, per le opportunità che offre, e per l’aiuto che ho fornito agli autori nel corso degli anni. Come scrittore, mi piacerebbe essere ricordato assieme ai migliori scrittori del mio genere. Questo è stato il mio sogno fin da quando mio padre mi ha dato Lo Hobbit.
M.A. Essendo io un insaziabile lettore di fantascienza, la prossima domanda mi viene naturale: nella tua lista dei libri da scrivere, ci sono anche tecnologia ed alieni (piuttosto che magia e draghi)?
B.G. Assolutamente. La fantascienza è un’altra delle mie passioni, è compete per il primo posto con gli altri generi fantastici. Al momento ho un paio di libri di fantascienza in cantiere, ma sicuramente ce ne saranno altri non appena inizierò davvero a concentrarmi su questo genere.
M.A. Permettimi una domanda a caso, adesso. Farden contro Tonmerion. Chi vince?
B.G. Ahia. È come chiedere ad un padre quale dei suoi figlio pensa che batterà l’altro. Sono costretto a dire Farden, giusto perché la sua magia è semplicemente più potente ed intrinseco di quella di Merion e a dirtela tutta anche perché ha giocato a fare il duro per una trentina d’anni in più rispetto a Merion.
M.A. Dove possono trovarti le persone interessate a sapere di più su di te e sui tuoi lavori?
B.G. Mi potete trovare su Twitter come @BenGalley e su Instagram, Facebook e YouTube come @BenGalleyAuthor. Potete anche trovare tutti i miei libri sul mio sito www.bengalley.com, così come potete trovare la versione eBook gratuito di Bloodrush, il primo libro della trilogia Scarlet Star, se v’inscrivete alla mia mailing list!
M.A. Grazie ancora per averci dedicato un po’ del tuo tempo, Ben. Un titanico in bocca al lupo a te e ai tuoi progetti futuri.