GOODREADS. LA CASA DI TUTTE LE STORIE

Che cos’è Goodreads? È un’enorme biblioteca virtuale? Non proprio. È un forum dove scrittori e lettori s’incontrano per scambiare idee e opinioni? Non solo. È un social network per gli amanti dei libri? Beh, questo è quello che dice Wikipedia, raccontando tuttavia solo parte della storia. È un angolo di cyberspazio dove gli autori possono sponsorizzare i loro lavori? Anche questo, ma con dei limiti. Insomma che cos’è questo Goodreads? Ebbene, ho scoperto sulla mia pelle che non esiste davvero una sola risposta a questa domanda. L’unica cosa che si avvicina ad una risposta è ammettere che è tutte queste cose è molte altre ancora. In questo post di Credi Nella Tua Storia vi racconto come ho imparato a conoscere Goodreads, una delle risorse più preziose e più sottovalutate nel mondo del self publishing.

AGGIORNAMENTO: Se volete scoprire di più su Goodreads, sentitevi pure liberi di dare un'occhiata al trailer della mia serie di tutorial intitolata 'Scopri Goodreads', dove spiego come usare questo sito e la sua utilità per autori e lettori. Buona visione!

 

La Casa di Tutte le Storie

Non vi mentirò. Se qualcuno mi avesse chiesto che cosa era Goodreads sei mesi fa, avrei cominciato a guardarmi attorno, mi sarei massaggiato il mento con aria pensosa per poi aprire la bocca e fare uscire un insicuro: “Aaaaaaammm…Diciamo che….Mmmm…Allora, Goodreads…” La verità è che non avevo davvero un’idea chiara di che cosa fosse esattamente quest’enorme piattaforma virtuale basata sui libri. Beh, a dirla tutta, non sono ancora sicuro di quale sia la risposta giusta a quella domanda (o se davvero esista una risposta giusta), ma voglio comunque provare. Ebbene, secondo il sottoscritto, Goodreads è la Casa di Tutte le Storie. 

Se avete sopracciglia alzate o fronti aggrottate vi capisco benissimo. La Casa di Tutte le Storie? Che razza di risposta è mai questa? Sembra il titolo di un film (a budget limitato), e non spiega davvero niente. 

Per favore, mettete via torce e forconi e lasciate che mi spieghi. Quella che ho dato è una risposta che deriva dalla mia esperienza usando questo sito, un sito che ho davvero scoperto e che sto usando attivamente solo da pochi mesi. Dunque, per spiegarvi il significato della mia risposta, ho bisogno di fare un piccolo viaggio nel passato, e di raccontarvi il mio primo incontro con Goodreads.

Nella Fase della ‘Scopiazzatura’

Ho creato il mio profilo di autore su Goodreads nel lontano 2013, anno che (come alcuni di voi sapranno) segna la mia nascita ufficiale come autore indipendente. A quel tempo stavo muovendo i miei primi, esistenti passi nel mondo del self publishing e non avevo davvero idea di che cosa stavo facendo. Più che altro, mi guardavo attorno, scopiazzavo un po’ a destra un po’ a sinistra da altri autori indipendenti e speravo che succedesse qualcosa. Qualsiasi cosa. Era insomma il periodo in cui non avevo ancora idea di quale fosse la differenza fra formato .mobi ed ePub, quando pensavo che Barnes & Nobles fosse una marca di sciampo e non avrei battuto ciglio se qualcuno mi avesse detto che bastava scaricare un buon libro su Amazon per diventare milionari il mese dopo.

Sciagurato ed ignorante come ero, creai un account Twitter, Pinterest, Buffer, Dropbox, e chi più ne ha più ne metta nella convinzione che: ‘di più, è sempre meglio’. Tra i tanti account creati in quella fase di ubriacatura c’era anche quello di Goodreads, un sito che rimase nei miei segnalibri per circa due anni ma al quale non diedi mai la giusta attenzione.

Procrastinazione ed Indecisione

Nei circa due anni in cui il mio profilo di autore su Goodreads rimase a raccogliere polvere, venni in contatto con dozzine di articoli e blog post sull’utilità (sarebbe meglio dire sulla ‘necessità’) di questa piattaforma per gli autori (e in special modo per gli autori indipendenti). Fu proprio quella serie di letture che mi costrinsero a domandarvi se non valesse la pena spendere un po’ di tempo per imparare ad usare il sito, utilizzando le molte risorse che metteva a disposizione. 

Ho letto storie di come Goodreads ha fatto la fortuna di alcuni autori che hanno deciso di imparare ad usarlo seriamente, persone che grazie ad esso sono riuscite a racimolare migliaia di valutazioni (ratings) dei propri lavori e centinaia di recensioni (reviews). Un ottimo modo, insomma, per dare maggiore visibilità ai propri libri.

Come conseguenza di tutto ciò, il mio interesse andò pian piano aumentando, ma la verità è che per molto tempo non feci davvero nulla per migliorare la mia presenza sul sito, o anche solo cercare di usarlo. Altri compiti e obiettivi tenevano la mia attenzione lontana, e scoprire di più su Goodreads non divenne mai una delle mie priorità. 

Tutto questo cambiò nell’autunno del 2015, con l’uscita del mio libro di fantascienza ‘Omnilogos Extended Edition’, quando insomma misi a lettere cubitali sulla mia Lista di Cose da Fare che era arrivato il momento d’imparare ad utilizzare per bene questa risorsa.

Riscoprendo Goodreads

Sapevo che Goodreads non sarebbe stato un boccone facile da digerire. Niente affatto. Questo era forse il motivo più importante che mi aveva tenuto alla larga dal sito, a causa del quale avevo rimandato indefinitamente la mia decisione di mettermi seduto e ritagliarmi del tempo per studiarlo. Vi starete probabilmente chiedendo che cosa c’è di tanto complicato. Beh, diciamo solo che Goodreads è qualcosa di talmente vasto che risulta facilissimo perdervisi dentro, specialmente se non si ha alcuna familiarità con il modo in cui funziona, o con quello che ha da offrire. 

Dopotutto, Wikipedia lo definisce come una ‘società virtuale di catalogazione’ per un motivo: con quaranta milioni di utenti, quarantasette milioni di recensioni e un miliardo e trecento milioni di libri aggiunti, Goodreads è la più grande comunità di lettori sul pianeta.

Comunque sia, decisi d’iniziare dalle basi, e di prendermi tutto il tempo di cui avevo bisogno. Esplorai il sito un po’ alla volta, ritagliandomi un certo intervallo di tempo ogni giorno. Divenne una specie di esercizio, un investimento del mio tempo per capire finalmente se questo angolo di cyberspazio potesse trasformarsi in una risorsa utile.

Mi accorsi relativamente in fretta che avevo fatto un errore di giudizio la prima volta che m’iscrissi al sito. Avevo infatti scambiato Goodreads per un semplice modo per pubblicizzare i miei libri, quando in verità avevo di fronte un’enorme comunità di lettori il cui interesse principale era leggere storie, e condividere le loro esperienze di lettura con amici, conoscenti e semplici sconosciuti provenienti da tutto il mondo. 

Prima di essere una risorsa, Goodreads è una comunità, e la ragione di essere di ogni comunità non è certo vendere prodotti, ma connettere con altre persone. Se volessi descrivere questo sito con una figura retorica, potrei dire che in Goodreads le copertine dei libri sono i mattoni che formano la casa, e le persone che la abitano sono i milioni di utenti che ogni giorno la visitano e interagiscono gli uni con gli altri scrivendo recensioni, creando gruppi, scambiando opinioni, e così via. Questa ‘casa’ ha una moltitudine di piani, alcuni di essi sotterranei, altri in costruzione. Insomma, non è solo una casa incredibilmente grande, è anche in costante cambiamento. Occorre del tempo per capire anche solo come è strutturata, ma il minimo comune denominatore che fa di Goodreads un social network davvero unico sono proprio le storie raccontate da migliaia di autori nel tempo. Ecco in cosa consiste in fondo questo sito, in un’enorme banca dati abitata da persone che amano libri, e che vogliono condividere questa passione con altre persone. La Casa di Tutte le Storie, appunto.

Questa nuova consapevolezza mi portò a scoprire le migliaia di gruppi fondati spontaneamente per il semplice piacere della lettura, dove persone discutevano dei libri che stavano leggendo, dell’ultima storia che aveva catturato la loro immaginazione, che li aveva tenuti alzati la notte, facendoli sognare ad occhi aperti. Sì. Goodreads è un’enorme casa, e i suoi abitanti usano le storie come moneta di scambio per conoscere altri lettori che li porteranno a loro volta a conoscere altre storie, creando in questo modo un ciclo che si ripete indefinitamente.

Così Tanti Libri. Così Poco Tempo

Ci sarebbero così tante cose da dire su Goodreads che non basterebbe una serie di libri per coprirle tutte. Risorse, curiosità, notizie e statistiche sulla comunità di lettori più grande del mondo che meriterebbero un articolo a testa. Mi riferisco, ad esempio: ai Goodreads Giveaways, ai Gruppi, al Profilo Autore, alle Citazioni, alla Pagina Raccomandazioni, ai Choice Awards, ai Goodreads Ads, alla Goodreads Voice e a molte, molte altre ancora. Magari farò dei post dedicati ad ognuno di questi argomenti. Chissà. Fino a quel momento, che siate un lettore, uno scrittore (o entrambe le cose allo stesso tempo) se non conoscete questa provincia del cyberspazio o la conoscete solo superficialmente, forse è venuto il momento di scoprire se la Casa di Tutte le Storie ha posto per un nuovo abitante.

Domande: Stai usando Goodreads? Che cosa ne pensi di questa comunità di lettori? Fammi sapere nei commenti!