IL MIO SUD-EST ASIATICO
/Scrivere un post sul mio viaggio nel Sud-Est asiatico era qualcosa che mi riproponevo di fare per non scordare i posti che ho visto, le culture che ho scoperto, le persone che ho incontrato e le cose che ho fatto. È anche il modo in cui voglio ricordare una delle esperienze più belle, strane, ricche, confuse, inaspettate, soddisfacenti, paurose e formative che abbia mai vissuto. Il poeta Ralph Waldo Emerson aveva ragione quando disse: “La vita è un viaggio, non una destinazione,” e ora più che mai posso dire quanto sia importante diventare un cittadino del mondo, iniziando a esplorarlo una storia alla volta.
Il viaggio, non la destinazione
Se qualcuno mi chiedesse perché ho deciso di spendere un mese in solitario in Asia, non sono sicuro che avrei una risposta soddisfacente da dargli a parte: “Sentivo di doverlo fare.”
Forse lo consideravo un rito di passaggio, o magari un modo di riconoscere la mia ‘maturità' (ho da poco compiuto trent’anni) o, chissà, forse era una semplice scusa per prendermi una pausa dal quotidiano, o festeggiare tre anni di scrittura ininterrotta che mi hanno portato a pubblicare la mia prima serie di libri.
Non lo so. Magari è un po’ tutte queste cose o nessuna in particolare. Fatto sta che questo viaggio si è rivelato essere molto di più di quello che mi aspettavo. E sono incredibilmente felice di aver dato al mio passaporto la possibilità di collezionare una mezza dozzina di nuovi stampi.
Durian, bagni con elefanti, in compagnia di squali balena e pasti a base d’insetti
Come condensare in poche righe di testo trenta giorni spesi in cinque posti completamente diversi, ricchi e al tempo stesso profondamente contraddittori? Potrei provarci, ma questa volta ho deciso di lasciare che siano le immagini a parlare per me.
Per questo motivo di seguito trovate una galleria di foto con i tratti salienti del mio vagabondare in Asia, con la speranza di farvi rivivere almeno una parte di quei giorni passati a lavare elefanti nel nord della Thailandia, a mangiare insetti a Bangkok e a Chiang Mai, a scorgere squali balene nelle acque tropicali di Koh Tao, a mangiare il frutto più puzzolente del mondo circondato da Tuk Tuk e venditori di fumo, a scoprire una nuova casa in ogni posto in cui mi fermavo e in generale a vivere la vita del nomade in un universo eterogeneo di culture e tradizioni impossibili da dimenticare.
Cliccate sulle immagini per avere la descrizione del luogo/evento/situazione immortalata.
Buon viaggio!
Questo video, invece, è dedicato esclusivamente alla mia visita a Singapore, la mia città preferita in assoluto in questi 30 giorni.