Qualche tempo fa ho deciso d’interrompere completamente le mie sedute di scrittura per prendermi una vacanza di una decina di giorni a Los Angeles. Può sembrare strano, ma per il sottoscritto questa ‘interruzione’ è stata niente meno che un salto nel buio. Da quando sono diventato un autore indipendente, infatti, non mi è mai capitato di mettere da parte la tastiera per dieci giorni consecutivi, e nonostante avessi paura che questo periodo di ‘inattività’ avrebbe potuto incidere negativamente sulla stesura del terzo libro della Serie dell’Onniologo, ho deciso comunque di mantenere questa mia risoluzione: dieci giorni senza scrivere una parola, e utilizzando il computer solo una volta a settimana per controllare la posta elettronica. Davvero difficile per qualcuno che scrive una media di 45-50 ore a settimana, e che controlla la sua posta elettronica almeno tre volte al giorno. Il risultato di questo mio esperimento? Assolutamente inaspettato.
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