INTERVISTA CON GIOVANNI VENTURI
/
Oggi ho il piacere di chiacchierare con lo scrittore Giovanni Venturi che ha pubblicato nel luglio del 2012 il suo primo e-book indipendente. Da quel giorno ha scritto e pubblicato altri otto libri, gli ultimi due della lista sono i romanzi di formazione ’Certe incertezze’ e 'Sai correre forte'.
Giovanni aggiorna periodicamente il suo spazio web www.giovanniventuri.com dove possono essere trovati interessanti articoli sui suoi lavori, sul Self-Publishing e sull'editoria tradizionale.
Insieme parliamo di Self-Publishing come esperimento, di qualità di un libro e di differenza tra autopubblicazione ed editoria a pagamento.
DOMANDE
Sfatiamo subito un mito. Per quale motivo selfpublishing NON vuol dire successo facile e NON vuol dire neanche diventare famosi in poche mosse.
Una cosa che mi ha davvero interessato mentre stavo facendo ricerche su di te e sui tuoi lavori è che spesso parli di autopubblicazione come un ‘esperimento’. Potresti spiegare ai nostri ascoltatori perché associ quella parola con la pubblicazione self?
Stavo leggendo il tuo blog post intitolato ‘Mondadori, gli altri e il selfpublishing’. In questo articolo analizzi concetti come ‘selfpublishing’ ed ‘editoria a pagamento’. Ad un certo punto dici: “Il problema è che un autore alle prime armi, inesperto, crede che il mondo così funzioni (pagando per pubblicare o autopubblicare, tanto poi che differenza ci sta, giusto?) {…}. Il problema grosso è che nessuno ti parla di cosa sia davvero il selfpublishing.” Giovanni, qual è la differenza tra autopubblicazione ed editoria a pagamento?
Dopo aver completato una tua opera, qual è il processo che segui per fare in modo di dare un prodotto di qualità al tuo pubblico? Ti avvali di correttori di bozze? Paghi qualcuno per creare una copertina? In generale, che cosa fai per raffinare il tuo libro prima di premere il pulsante ‘pubblica’?
Hai progetti in cantiere o libri in dirittura d’arrivo?
Dove possono trovarti i nostri ascoltatori?
